“Costa più tenere un teatro chiuso che aperto”, dice Joan Matabosch, dinamico direttore artistico del Teatro Real de Madrid spiegando come si sconfigge il COVID-19 e si porta un teatro a diventare il migliore al mondo.
Grazie ad una cauta e coordinata operazione di protezione della salute di artisti, maestranze e spettatori, messa a punto con le autorità spagnole, il giovane direttore catalano ha riaperto le porte, fatto entrare il pubblico, tirato su il sipario e messo in scena nel 2020 La Traviata di Giuseppe Verdi con la futuristica regia di Leo Castaldi.
Questo avveniva quando tutti gli altri maggiori teatri internazionali erano chiusi, alcuni licenziando personale, altri a proteggere quello che potevano (come ha fatto Opera Australia), la maggior parte a tendere la mano al governo in attesa di aiuti economici, e tutti a sperare in un miracolo.
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Nel frattempo, Matabosch programmava il futuro, rinviando al 2021 il programma del 2020 e mantenendo il fermo impegno che “se non metti in scena qualità non puoi sperare di attrarre il pubblico”.
Sul palcoscenico del Teatro Real de Madrid oggi salgono i più noti nomi della lirica internazionale e lavorano i migliori registi e direttori d’orchestra.
In questa intervista Joan Matabosch offre uno spunto agli altri teatri a seguire il suo esempio e lanciarsi con coraggio verso un non tanto prevedibile futuro in quanto, ripete, “aprire le porte di un teatro costa meno che tenerle chiuse”.
Teatro Real de Madrid. Source: Photo by Javier del Real.
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Teatro Real de Madrid, campione del mondo 2020/2021
SBS Italian
05/09/202115:24
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