Palermo, otto candidati per quattro Comuni: le sfide alle urne - Live Sicilia

Palermo, otto candidati per quattro Comuni: le sfide alle urne

Chiamati a votare gli abitanti di Alia, Montelepre, San Cipirello e Terrasini. Ecco gli schieramenti in campo
ELEZIONI AMMINISTRATIVE
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PALERMO – Alia, Montelepre, San Cipirello e Terrasini. Ci sono anche quattro comuni della Provincia di Palermo nella tornata amministrativa che vedrà i siciliani chiamati alle urne il 10 e l’11 ottobre per rinnovare sindaci e consigli comunali. Nei quattro enti locali, tutti al voto col maggioritario, si assegneranno 12 scranni, tranne Terrasini che con i suoi quasi 12 mila abitanti arriva a 16.

Il centro più popoloso è per l’appunto Terrasini dove il sindaco uscente Giosué Maniaci, di centrosinistra, si ricandida sfidato dal consigliere Giuseppe Caponetti. Una sfida che ha mandato in fibrillazione il Partito Democratico locale che ha deciso, con un documento del circolo, di non sostenere Maniaci attirando le ire della segreteria regionale dei dem che invece ha deciso il contrario e minacciato il commissariamento. Uno scontro tutto interno al Pd, ma che non è il solo: Italia Viva sosterrà infatti Maniaci, mentre Caponetti potrà contare sull’appoggio del deputato regionale renziano Edy Tamajo che però sarebbe pronto a passare in Forza Italia.

Corsa a quattro a Montelepre dove sono in lizza l’uscente Maria Rita Crisci in quota Partito Democratico, l’insegnante Beniamino Gaglio con un passato nel Partito Repubblicano, Antonino Plano e il funzionario regionale Giuseppe Terranova, che già ci provò una decina d’anni fa e che stavolta sarebbe appoggiato anche dai grillini.

Situazione anomala a San Cipirello dove in campo è rimasta solo Vincenza Romina Lupo, dopo l’esclusione della lista di Claudio Russo per alcune irregolarità. Entrambi di centrodestra e in passato vicini all’ex sindaco Vincenzo Geluso giudicato incandidabile, si sarebbe dovuti sfidare alle urne ma ora la Lupo sarà l’unica pretendente. Per essere eletta dovranno recarsi alle urne più del 50% degli aventi diritto.

Stesso copione ad Alia che, dopo il commissariamento, prova a tornare alla normalità essendo al momento guidata da un commissario insediatosi a gennaio dopo la sfiducia a Guglielmo Felice. A contendersi la fascia tricolore sarebbero dovuti essere il Francesco Todaro, già sindaco dal 2008 al 2017 , e l’ortopedico Antonino Guccione, leader dell’opposizione sconfitto quattro anni fa da Felice. Ma una irregolarità nella presentazione della lista ha portato all’esclusione di Todaro che ha comunque annunciato ricorso. Al momento l’unico candidato è quindi Guccione a cui servirà il 50% più uno dei votanti.

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