L'iraniano denunciato dall'assessore, il gip archivia: "Non è diffamazione"

L’iraniano denunciato dall’assessore, il gip archivia: “Non è diffamazione”

Tutto inizia con l'organizzazione di una mostra e una mail inviata al comune in cui si parla di "tangente".

CATANIA – Aveva deciso di organizzare una mostra al Palazzo Platamone.  Ma quando è cambiata l’amministrazione comunale, gli è stato detto che la sala era concessa dietro un pagamento. Benham Fanaeyan si è amareggiato e ha inviato una mail indirizzata all’assessorato comunale di Catania in cui lamentava di dover “pagare una tangente”.

La denuncia

Una parola che ha portato l’assessore Barbara Mirabella a denunciare per diffamazione l’iraniano, entrato nell’interesse della cronaca per la richiesta di estradizione di qualche tempo fa. Una volta letti gli atti, però il pm ha chiesto al gip l’archiviazione dell’indagine ritenendo non vi fosse nessun intento diffamatorio personale rivolto all’esponente della giunta comunale. E inoltre il magistrato ha evidenziato la non perfetta padronanza linguistica dell’indagato.

Per pm e gip non c’è reato

La parte offesa ha presentato opposizione all’istanza del pm, ma le argomentazioni non hanno convinto il gip Luca Lorenzetti che ha archiviato l’inchiesta facendo sue le valutazioni della Procura. Per il gip le mail inviate il 12.09.2018 e il 20.09.2018 alla segreteria del sindaco sono il frutto solo “del disappunto espresso – si legge nell’ordinanza di archiviazione – dal Fanaeyan a seguito della richiesta da parte del comune di un corrispettivo per la concessione degli spazi espositivi per l’organizzazione di eventi culturali”.  

La difesa

Soddisfatto dell’epilogo della vicenda l’avvocato Ivan Maravigna, difensore di Behnam Fanayeam che ha anche ottenuto il riconoscimento di “rifugiato”.  Il legale commenta: “Se l’assessore alla cultura si fosse sforzata di aprire la Treccani per guardare il reale significato, non volgarizzato, della parola tangente, si sarebbe subito accorta che Mr. Behnam non ha commesso alcuna diffamazione”.

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