Muore in ospedale l'operaio edile ferito a Taormina

Muore in ospedale l’operaio edile ferito a Taormina

Dopo sette giorni di agonia

MESSINA – Non ce l’ha fatta l’operaio edile di 58 anni caduto da un ponteggio a Taormina. Antonino Cacopardo è morto al Policlinico di Messina dopo sette giorni di agonia. L’uomo, di Letojanni, era rimasto ferito per il cedimento di un ponteggio durante i lavori di ristrutturazione di una casa.

L’incidente durante alcuni lavori edili

La carrucola utilizzata per sollevare i materiali lo ha colpito alla testa. Trasportato in elicottero al Policlinico di Messina, è deceduto dopo alcuni giorni. Le indagini sull’accaduto sono state seguite dagli agenti del commissariato, diretto dal vice questore, Fabio Ettaro.

Filca Cisl: “Drammatico bollettino di guerra”

“Apprendiamo dell’ennesima vittima sul posto di lavoro che allunga ancora il già drammatico bollettino di guerra che, ormai da troppo tempo, registra numeri da brivido e deve necessariamente far riflettere istituzioni,  imprese e tutte le parti interessate, che bisogna attivarsi immediatamente per arrestare questa emorragia di vite umane”. Lo dicono,  in una congiunta, il segretario regionale della Filca Cisl Sicilia, Paolo D’Anca, e il segretario provinciale,  Pippo Famiano, commentando la notizia della morte dell’operaio. “I lavoratori – continuano-  non sono carne da macello e i ribassi d’asta non possono essere il paravento per eludere gli obblighi relativi alla sicurezza dei lavoratori e come sindacato reclamiamo condizioni di lavoro più giuste e decorose. Solo con controlli mirati -concludono- si può portare più legalità nei posti di lavoro, per cui la Filca Cisl sollecita l’ispettorato del Lavoro, lo SPRESAL (Servizio Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro) e Inail ad effettuare controlli a tappeto nei cantieri. Un monitoraggio permanente soprattutto nei cantieri  privati, dove bisogna intensificare la prevenzione e soprattutto reprimere il lavoro nero,  prevedendo maggiori risorse per potenziare il numero degli ispettori perché solo cosi è possibile tentare di ridurre drasticamente il numero degli infortuni e delle morti sul posto di lavoro”. 
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