Sviluppo sostenibile, università di Catania e Protezione civile in campo - Live Sicilia

Sviluppo sostenibile, università di Catania e Protezione civile in campo

Sarà presentata durante la notte della ricerca una tesi sperimentale nata dalla collaborazione tra Unict e Dprc
NOTTE DELLA RICERCA
di
2 min di lettura

CATANIA – Un nuovo modello di sviluppo, sostenibilità, cripto valute e volontariato: sono i temi della tesi di laurea di Annamaria Noemi Vella, che verrà presentata domani sera in anteprima nel corso della notte dei ricercatori in piazza università a Catania. Lo studio è stato presentato alla Protezione civile regionale e ha destato molto interesse, in quanto propone un modello che accosta alla sostenibilità e alla resilienza degli insediamenti umani una nuova idea di economia, che sostituisce il concetto di sviluppo con quello di prosperità basandosi sulle cripto valute.

Un’idea sperimentale

Il sistema teorizzato nella tesi di Annamaria Noemi Vella, se implementato, potrebbe generare una finanza alternativa in grado di offrire un reddito compensativo per tutti i volontari che si impegnano per la salvaguardia del pianeta.

L’idea sperimentale, che nasce anche dalla teoria dell’ecomutualismo è stata già presentata, tramite l’associazione Ecomutualista “Panvision”, a investitori e aziende italiane ed estere, affinché si possano incentivare quelle attività imprenditoriali, dette Benefit Corporation, basate sull’agri fotovoltaico o sulla riduzione dei rifiuti, per esempio, che abbassano l’ impronta ecologica e favoriscono attività di decarbonizzazione e di riduzione dell’inquinamento.

La presentazione

Per l’occasione, nello stand del Dipartimento di Economia allestito in occasione della notte dei ricercatori, ospiti della professoressa Agata Matarazzo, saranno presenti oltre ai ricercatori anche dei funzionari del Dipartimento regionale della Protezione civile con i quali sarà possibile riflettere sui target dell’agenda 2030, in primis il target 11 dedicato alla Protezione civile.

Spiega Agata Matarazzo, professoressa del dipartimento di Economia e Impresa: “L’esempio della ricerca svolta in collaborazione con il Drpc Sicilia è uno dei tanti casi in cui l’Università di Catania si avvicina al mondo delle aziende, delle istituzioni e alle necessità del territorio. Attraverso stage aziendali e studi applicativi, l’ateneo si impegna a offrire occasioni di formazione e di impiego altamente qualificanti, per le risorse umane giovani che frequentano i nostri corsi, tenendo in conto le esigenze territoriali della nostra isola nell’ottica della sostenibilità ambientale, economica e sociale”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI