Renzi: "Orlando ha fallito, il cimitero è uno scandalo" - Live Sicilia

Renzi: “Orlando ha fallito, il cimitero è uno scandalo”

Il leader di Italia Viva è nel capoluogo siciliano per presentare il suo libro

PALERMO – Matteo Renzi, leader di Italia Viva, questa mattina ha raggiunto Palermo per presentare il suo libro ‘Contro Corrente’. Al termine l’ex sindaco di Firenze e presidente del Consiglio ha parlato della situazione che vive il capoluogo.

“Ho e abbiamo rispetto per Leoluca Orlando, che è una presenza storica di questa città e al suo nome sono legate molte cose positive per la ripartenza di Palermo, ma è anche vero che nell’ultimo periodo le cose, soprattutto sui rifiuti e su quel gigantesco e straordinario scandalo delle bare, è una cosa che non ci aspettavamo di vedere. Mi dispiace ma così non va – ha dichiarato Renzi -. Orlando ha fallito“.

Renzi si è espresso anche su Draghi possibile Presidente della Repubblica: “Sarebbe un buon Presidente, nessuno può negarlo, dall’altro lato dovrebbe smettere però di fare il presidente del Consiglio. E lui è un ottimo presidente del Consiglio. Chi va a discutere del patto di stabilità nel 2022? Ci vuole uno che se va lì sappia di cosa si parla: Draghi è una garanzia sia al Colle che a Chigi. Non serve tirarlo per la giacchetta, vediamo i prossimi mesi, per il presidente della Repubblica pochi mesi in politica sono ere geologiche. Vorrei che il Presidente della Repubblica fosse eletto con la più larga maggioranza possibile. Vorrei che lo votasse anche la Meloni, l’importante è che non lo scelga lei“.

Possibile alleanza con Forza Italia

“Con Forza Italia – ha continuato Renzi – abbiamo lavorato su posizioni opposte per tanti anni. Oggi, però, c’è una novità, lo scenario è mutato e in questa novità, oggettivamente, con il mondo che fa riferimento a Forza Italia penso che si possa dialogare in questa area centrale riformista, a livello ministeriale con Carfagna e Gelmini, per esempio, dialoghiamo già molto bene al governo“.

“Da una parte ci sono la Lega e Fratelli d’Italia che sono sovranisti, che stanno su una posizione come quella del no al green pass e che in Europa la pensano in modo diverso da noi, dall’altro lato il PD, da cui provengo, sembra innamorato dei 5 stelle, del reddito di cittadinanza e del no alle infrastrutture. Siamo in una fase nella quale ci si muove tutti con molta nebbia all’orizzonte, la presenza di Draghi funziona da ‘safety car’ con le macchine dei partiti. Da gennaio con l’elezione del presidente della Repubblica inizieremo a fare sul serio anche sui territori“.


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