"Salviamo l'Istituto Gramsci", il mondo della cultura contro lo sfratto - Live Sicilia

“Salviamo l’Istituto Gramsci”, il mondo della cultura contro lo sfratto

Studiosi, docenti universitari, ricercatori, giornalisti hanno firmato il documento

PALERMO – Il mondo della cultura lancia un appello per scongiurare la chiusura dell’Istituto Gramsci siciliano, dopo la lettera inviata dal Comune qualche giorno fa che intimava lo sgombero dei locali dei cantieri culturali della Zisa entro il 30 settembre.

La petizione

Ci sono tanti nomi di studiosi, docenti universitari, ricercatori, giornalisti tra chi ha firmato un documento con il quale si chiede al Comune di Palermo di fermare lo “sfratto” deciso nei giorni scorsi. L’Istituto Gramsci ha sede in un padiglione dei Cantieri culturali della Zisa.

Oltre a un ingente patrimonio librario, dispone di una grande emeroteca e di un archivio storico con le carte e i documenti di molti personaggi storici del dopoguerra siciliano. “Questo patrimonio archivistico e librario – si legge nell’appello – permette di fare la storia della città di Palermo, della sua classe dirigente, di governo e di opposizione, delle sue trasformazioni e dei dibattiti che l’hanno accompagnata; ma anche la storia dei movimenti che hanno segnato la Sicilia dalla seconda guerra mondiale a oggi, dalle lotte contadine al movimento antimafia”.

IL contenzioso

Rispetto alla richiesta di pagamento degli arretrati, che ammontano a quasi 81 mila euro, l’Istituto Gramsci si richiama a una norma del Regolamento comunale del patrimonio immobiliare la quale consente agli enti culturali di conguagliare il canone offrendo servizi di rilevanti “finalità sociali”.

L’amministrazione comunale reclama comunque il pagamento del canone. Ora è arrivato l’avviso di “sfratto” che ha allarmato il mondo della cultura. Nell’appello che cerca di scongiurare lo sgombero di archivi, giornali e biblioteca viene osservato che l’istituto “rappresenta un ‘bene comune’ a disposizione di questa città”.

“Pensiamo – aggiungono i firmatari – che il Gramsci siciliano vada preservato e messo in condizioni di continuare ad esistere; che debba essere salvato il patrimonio archivistico – unico in Sicilia – e librario; che debba essere salvaguardato anche come centro culturale nel senso più alto del termine”. Si può aderire all’appello scrivendo all’indirizzo: appelloistitutogramsci@gmail.com


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI