Schiaffi a un medico del Garibaldi, l'Ordine: "Tolleranza zero" - Live Sicilia

Schiaffi a un medico del Garibaldi, l’Ordine: “Tolleranza zero”

La violenza ai danni di un dottore in corsia. Igo La Mantia: "Ricostruire la fiducia"

“Mancanza di senso civico, rabbia incontrollata nei confronti di medici e infermieri, comportamenti aberranti scatenati da un nonnulla”: commenta in questo modo il presidente dell’Ordine dei Medici di Catania, Igo La Mantia, l’ennesimo atto di violenza verbale e fisico nei confronti di un medico in servizio presso il reparto di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Garibaldi, avvenuto due giorni fa. “Basta una semplice attesa che si prolunga più del normale – continua La Mantia – una risposta mal digerita, un diniego, un accesso negato, per scatenare quell’aggressività che può anche sfociare in situazioni inaccettabili e che mettono in serio pericolo chi indossa il camice durante le ore di servizio”.

“Un fenomeno sempre più grave”

“Un fenomeno purtroppo sempre esistito, soprattutto nei nosocomi del nostro territorio – continua La Mantia – che con questa pandemia però si è ulteriormente aggravato, segno di un rapporto medico-paziente ormai usurato e inficiato da molteplici dinamiche scaturite da quelle tensioni sociali che tutti conosciamo. Quanto accaduto è un fatto gravissimo: venire schiaffeggiati mentre si è in servizio dà il senso del clima di paura e preoccupazione che si respira tra le corsie degli ospedali. Piena solidarietà al collega a cui l’Ordine garantirà sostegno”.

Tolleranza zero

“Siamo indignati e denunciamo con forza ancora una volta questi fatti – prosegue ancora La Mantia – intimidazioni, minacce e molestie rappresentano un’emergenza che necessita di una continua sensibilizzazione, di misure di prevenzione e contenimento che prevedano “tolleranza zero” nei confronti di coloro che sfogano la propria rabbia in questo modo. L’Ordine si è costituito parte civile in tutti i casi in cui è intervenuta l’autorità giudiziaria e continuerà a farlo per supportare i propri iscritti. Oggi più che mai crediamo che sia necessario ricostruire quel patto di fiducia tra medici e cittadini, imprescindibile per costruire un’alleanza terapeutica che ci aiuterà ad affrontare insieme un periodo così critico”.


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