Lipari, operazione dei Nas: maxi sequestro di capperi - Live Sicilia

Lipari, operazione dei Nas: maxi sequestro di capperi

I famosi capperi delle isole Eolie trovati in fusti privi delle indicazioni commerciali
NEL MESSINESE
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2 min di lettura

Oltre 13 tonnellate di capperi privi di tracciabilità, nell’ambito di controlli nelle Eolie per individuare eventuali frodi agroalimentari di prodotti tutelati a marchio Dop dai vigenti regolamenti comunitari è stato effettuato dai carabinieri di Catania. Il sequestro, in un’industria di conserve alimentari di Lipari individuata tra quelle autorizzate alla lavorazione e al confezionamento del famoso “Cappero delle Isole Eolie”, ingrediente fondamentale della cucina mediterranea.

Nessuna tracciabilità

Nel corso dei controlli i militari hanno concentrato le attenzioni su una fornitura di capperi stoccati all’interno di numerosi fusti privi delle prescritte indicazioni commerciali. L’esercente non è stato in grado di documentare la provenienza del prodotto e pertanto i Nas hanno proceduto al sequestro di tutta la merce. Il cappero delle Isole Eolie appartiene a quei prodotti agroalimentari autoctoni tutelati dalla Denominazione di Origine Protetta, marchio di tutela giuridica della denominazione che viene attribuito dall’Unione europea agli alimenti le cui peculiari caratteristiche qualitative dipendono dal territorio in cui sono stati prodotti.

Esercente senza alcuna documentazione

Un ulteriore controllo è stato eseguito presso un’azienda all’ingrosso alimentare specializzata nella vendita di prodotti ortofrutticoli e conserve. Sono stati rinvenuti diversi fusti contenenti capperi con l’indicazione di origine Siria, Marocco e Tunisia. Anche in questo caso l’esercente non è stato in grado di esibire alcuna documentazione commerciale attestante la rintracciabilità, qualità e provenienza dei prodotti e l’intero quantitativo, circa 300 kg, è stato posto sotto sequestro. I commercianti sono stati segnalati alle autorità competenti.

Coldiretti: “Grave colpo al Made in Italy”

“Con oltre 100mila chili di capperi stranieri importati in Italia nel solo primo semestre dell’anno è importante vigilare per combattere l’inganno delle importazioni spacciate come Made in Italy”. Lo afferma la Coldiretti sull’operazione dei carabinieri del Nas di Catania che hanno sequestrato oltre 13mila chili di capperi privi di tracciabilità, nell’ambito di controlli nelle Eolie per individuare eventuali frodi agroalimentari di prodotti tutelati a marchio Dop. “Un patrimonio da tutelare con la Sicilia che – sottolinea la Coldiretti – può vantare la tutela oltre a cappero delle Isole Eolie Dop anche di quello di Pantelleria Igp. Sono produzioni uniche e distintive inserite in un contesto ambientale, territoriale e climatico unico che – conclude la Coldiretti – conferisce caratteristiche inimitabili che sono una componente alla base di patti tradizionale della dieta Mediterranea”.

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