Lucrezia, l'omicidio efferato: fratello in stato di fermo

Lucrezia, l’omicidio efferato: fratello in stato di fermo

Il 22enne è stato condotto al carcere di Piazza Lanza.

CATANIA – Trascorrerà la notte in una cella di Piazza Lanza. Giovanni Francesco Di Prima, reo confesso dell’omicida della sorella Lucrezia, è stato fermato. Il provvedimento cautelare emesso dalla Procura, eseguito dai carabinieri della Stazione dei Carabinieri di San Giovanni La Punta, è arrivato al termine di un lungo interrogatorio. Il 22enne, assistito dal suo legale, ha affrontato le domande del pm. Gli inquirenti al momento non hanno dato altri dettagli. Non si conosce il movente, il perché di un gesto così efferato. La Procura – come fa sempre in questi casi – diramerà un comunicato dettagliato solo dopo l’udienza di convalida da parte del gip. Le accuse sono omicidio e occultamento di cadavere.

Il film dell’orrore è cominciato ieri con la denuncia di scomparsa da parte dei genitori. Poi, le incongruenze nelle ricostruzioni, hanno portato i carabinieri a volerci vedere chiaro. E così hanno messo sotto torchio il giovane che alla fine ha confessato: “l’ho uccisa”. Alla fine ha condotto i carabinieri nelle campagne tra Pedara e Nicolosi, dove ha abbandonato il cadavere della sorella. L’ha uccisa con diverse coltellate. Anche alla gola.

Il corpo è stato portato all’obitorio dove si svolgerà l’esame autoptico. I militari della Sezione Investigazioni Scientifiche sono stati nella casa di Lucrezia a San Giovanni La Punta alla ricerca di tracce di sangue o elementi per capire se il delitto è avvenuto tra le mura domestiche.

Una pagina dell’orrore. Una tragedia nella tragedia. Un sabato d’ottobre maledetto.


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