Una città fantasma che attende la tempesta

Una città fantasma che attende la tempesta

Le foto da una giornata da lockdown.

CATANIA. Una città fantasma quella che si è presentata sotto gli occhi dei pochi, pochissimi turisti presenti in città. Attività comnerciali chiuse nella maggioranza, siti culturali e turistici chiusi in attesa del maltempo.
“Siamo in una bolla, sembra un film – dice Nino mentre passa davanti ai sacchi di sabbia vulcanica piazzati davanti a una delle tante vetrine dei negozi del centro storico etneo – non sappiamo cosa dovrebbe succedere più di quello che è successo martedì scorso”.

Negozi chiusi e mercati storici quali pescheria e “fiera o’ luni” senza nessuna bancarella allestita.
In attesa del ”Medicane” il ciclone extratropicale che gli esperti hanno previsto dalle ore serali di oggi fino a domani.
E tra tavolini, sedie, arredi esterni sistemati per non essere trascinati ne dal vento ne dall’acqua anche lui, un gatto, che ha trovato più sicuro rifugiarsi sotto la pedana della Vespa dove è sistemata la sua casetta, oggi vince lui, la sua pazienza e la sua tranquillità, una flemma quasi inglese.
“Eh iddu no’ sapi – dice il solito umorista catanese passando davanti alla scena del gatto rifugiato sotto la Vespa – non si deve stare nei piani bassi, acchianari in alto però ca’ non si sa mai”.
Una giornata in attesa del Medicane.


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