Cordaro: "Bene l'operazione a tutela del fiume Eleuterio"

Cordaro: “Bene l’operazione a tutela del fiume Eleuterio”

Contro lo scarico abusivo di reflui

PALERMO – Prosegue l’attività di tutela del territorio da parte del Corpo forestale, attraverso operazioni congiunte con Arpa e Asp di Palermo, e finalizzate a contrastare lo scarico abusivo di rifiuti e acque reflue nei fiumi e torrenti siciliani. L’ultima operazione, disposta dal capo dell’ispettorato Ripartimentale di Palermo, Giuseppe Chiarelli, ed eseguita attraverso i distaccamenti di Bagheria, Piana degli Albanesi e San Martino delle Scale, ha portato alla denuncia di sei titolari di frantoi che sversavano illegalmente le acque di vegetazione della molitura delle olive nel fiume Eleuterio, causando un forte inquinamento delle acque e la distruzione di flora, fauna e avifauna. L’Asp di Palermo ha disposto la chiusura temporanea di un oleificio di Misilmeri e l’amministratore è stato sanzionato. L’attività ispettiva della forestale nei confronti dei frantoi della provincia si è concentrata in particolare tra Belmonte Mezzagno e Misilmeri, Comuni attraversati dal torrente Landro, uno degli affluenti dell’Eleuterio, e si è estesa fino a Casteldaccia, Baucina e Trabia. In questi ultimi, sono stati sottoposti a ispezione cinque frantoi e per i titolari di tre strutture è scattata la denuncia: due risultavano sprovviste dell’Autorizzazione unica ambientale e una scaricava direttamente in fognatura.

«Lo sversamento abusivo di rifiuti è un malcostume – evidenzia l’assessore regionale al Territorio e ambiente Toto Cordaro – che, ricordo, è un reato penale e come tale va perseguito. Sono pratiche pericolose, in grado di provocare un vero disastro ecologico. Queste importanti operazioni congiunte di tutela del territorio e dell’ambiente proseguiranno, e sono possibili anche grazie al transito di nuovi agenti all’interno del Corpo Forestale con il meccanismo della mobilita interna»

La condizione d’inquinamento del fiume Eleuterio, che inizia il suo cammino dalla diga dello Scanzano, vicino Ficuzza, e termina in mare tra Ficarazzi e Bagheria, è nota e oggetto di costante monitoraggio da parte degli ispettori forestali. Ogni anno, infatti, si registrano alla foce riversamenti abusivi degli scarti dei frantoi, che rendono le sue acque oleose e di colore nero. Uno scenario già critico e aggravato dal fatto che quel tratto di costa nel periodo estivo è molto frequentato da bagnanti siciliani e stranieri.

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