Catania, il ritorno a scuola tra paure e frenesia VIDEO - Live Sicilia

Catania, il ritorno a scuola tra paure e frenesia VIDEO

La voce delle insegnanti e delle mamme.
LA RIAPERTURA
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CATANIA – La frenesia scolastica tra lezioni in presenza, in DaD (Didattica a Distanza) e l’introduzione della DDI (Didattica Digitale Integrata). Il ritorno ai banchi di scuola raccontato dalla voce dei protagonisti. Paure e incertezze, delle insegnanti e dei genitori. All’Istituto comprensivo statale Giuseppe Parini il suono della campanella segna il momento di andare in classe. “Da oltre due anni la scuola sta vivendo un momento frenetico dovuto all’emergenza da Covid-19 – dice l’insegnante Claudia Grassi –  e, oggi, la scuola riparte in presenza e con la Dad, in pratica, e in contemporanea c’è l’introduzione di una nuova formula come quella della Didattica Digitale Integrata.  Un’ora scolastica è diversa tra quella che si vive in presenza e quella che si vive on-line – spiega Grassi – la durata è già minutariamente diversa. La lezione in presenza dura 60 minuti quella in digitale 40/45 minuti. Materiale e percezione sono totalmente diversi”.

Claudia Grassi, insegnante dell’Istituto Parini

Una situazione non certo facile, che deve fare fronte ai limiti delle connessioni da remoto. Alcune piattaforme, occupate da tutto il mondo non sempre garantiscono, una connessione lineare. E questo porta via tempo all’apprendimento. 

Un caos, tra ordinanze regionali e sindacali non sempre in linea, quello che hanno vissuto le insegnanti. Ma pesanti sono state le ripercussioni anche per i genitori, che devono organizzare vita familiare e lavorativa. 

Mamma Maria (nome di fantasia) ha preso suo figlio da scuola perché segnalato con qualche linea di febbre.“Non è una situazione facile né per gli insegnanti né per i genitori. Non sappiamo nemmeno noi come comportarci – dice Maria – si vive in maniera sofferta e ansiosa. La scuola deve applicare tutte le procedure di legge, ma noi genitori ci sentiamo un po’ ostacolati dal punto di vista lavorativo”.

La testimonianza di una mamma

Insomma i problemi ci sono. E la situazione vista la curva epidemiologica è ancora in evoluzione. 


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