Marsala, l'ex sindaco contro il prete: ma non fu diffamazione

Marsala, l’ex sindaco contro il prete: ma non fu diffamazione

Di Girolamo la spunta con don Fiorino
LA SENTENZA
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MARSALA (TRAPANI) – Non diffamò il prete: è quanto ha stabilito il gip del Tribunale di Marsala Francesco Parrinello che, su richiesta dello stesso pm, ha archiviato il procedimento penale avviato a carico dell’ex sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo (Pd) a seguito della querela presentata da don Giuseppe Fiorino, prete da diversi anni impegnato nell’aiuto agli indigenti e ai senzatetto, che si ritenne diffamato da un intervento che il sindaco tenne in Consiglio comunale nel 2020.

Di Girolamo, replicando a quanto affermato da un consigliere del centrodestra (Pino Milazzo), che lamentava come alcuni interventi pubblici sia di don Fiorino che di Sebastiano Grasso, presidente dell’associazione Arcobaleno, fossero diretti, secondo lui, a screditare l’operato del Consiglio in materia di aiuti economici ai cittadini in difficoltà nel primo periodo della pandemia, fu critico con il religioso, affermando che questo “era incappato con il Grasso nella stessa situazione, ne diceva di cotte e di crude nei confronti della politica complessivamente, nei confronti della pubblica amministrazione, come se facessero tutto loro”. Nelle parole dell’allora sindaco Di Girolamo, però, il giudice non ha ravvisato il reato di diffamazione, ma l’esercizio di un diritto di critica.


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