Hotel di lusso, caramelle e souvenir: condannato il prof fantasma

Hotel di lusso, caramelle e souvenir: condannato il prof sparito nel nulla

Prima di diventare un fantasma Joseph Mifsud avrebbe sperperato i soldi del Consorzio universitario di Agrigento
L'UOMO DEL MISTERO
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PALERMO – Prima di diventare un personaggio del mistero, un fantasma che tutti cercano ma nessuno trova, Joseph Mifsud è stato un uomo in carne e ossa. Lavorava, viaggiava, soggiornava in alberghi di lusso e mangiava nei ristoranti stellati.

In un periodo della sua vita il professore maltese sparito nel nulla avrebbe fatto tutto ciò usando soldi che non poteva spendere. E cioè quelli del Consorzio universitario di Agrigento di cui è stato presidente dal 2009 al 2012.

La Corte dei Conti siciliana lo ha condannato a pagare un danno erariale di 49 mila euro. Altri 43 mila li dovrà sborsare il direttore Giuseppe Vella, il quale si è difeso sostenendo di avere avuto un potere organizzativo e non di controllo sulle spese. La condanna deriva dal fatto che, una volta apprese le contestazioni, avrebbero omesso di denunciare il danno dichiarato prescritto ma quantificato dalla Procura regionale della Corte dei Conti.

Le posizioni prescritte

Per le spese in sé, invece, è arrivata la prescrizione per Mifsud e Vella, ma anche per le altre persone citate in giudizio: Olga Matraxia, Calogero Siracusa, Andrea Occhipinti, Leda Amato Giancarlo Giuliana, Maria Cipolla. Erano assistiti dagli avvocati Massimiliano Mangano, Girolamo Rubino, Rosario De Marco Capizzi, Massimiliano Valenza, Calogero Noto Millefiori, Giuseppe Scozzari, Riccardo Rotigliano Danilo Conti, Mohamed Ahmed Omar Gianpaolo.

Spese anomale

Di spese anomale ce n’erano parecchie, per un importo di 136 mila euro. Non solo viaggi e alberghi, ma anche giocattoli, suovenir e caramelle ma è passato ormai troppo tempo prima di avviare la contestazione a Mifsud che non si è neppure difeso. Ufficialmente vive a Roma, ma di lui non c’è traccia.

Per ultimi, in ordine cronologico, lo cerca la polizia giudiziaria italiana. Per la distrazione dei soldi pubblici del Consorzio universitario è stato chiesto il suo rinvio a giudizio.

Il Russiagate

Il professore, con mille agganci lontano dall’Italia, potrebbe trovarsi all’estero. Di lui si parlò anche nell’ambito del Russiagate. L’ipotesi è che il prof avrebbe offerto ai collaboratori del futuro presidente Trump migliaia di e-mail hackerate di Hillary Clinton. Mifsud avrebbe stabilito un contatto con George Papadopoulos, consigliere di Trump durante la campagna elettorale, favorendo un incontro tra il candidato alla Casa Bianca e Vladimir Putin”.

“Sciocchezze, l’amicizia è amicizia, ma quello che ha raccontato Papadopoulos non è vero”, disse ad un cronista di Repubblica che lo raggiunse alla Link University di Roma in cui presiedeva il corso di Relazioni internazionali. Da allora il prof maltese è sparito.

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