Rifiuti, processo Kalat Ambiente: tutti assolti NOMI - Live Sicilia

Rifiuti, processo Kalat Ambiente: tutti assolti NOMI

Assolto da tutte le accuse Vito Degironimo (nella foto). La difesa: "Processo che non doveva cominciare"

CATANIA – Tutti assolti “perchè il fatto non sussiste”. Sono i quattordici imputati del processo nato da un’indagine su alcuni presunti illeciti alla Kalat Ambiente nella gestione della raccolta differenziata. Nove anni dopo il blitz dei carabinieri di Palagonia arriva un verdetto che sgonfia ogni accusa mossa dalla procura calatina. Il Tribunale di Caltagirone ha ritenuto tutti estranei alle contestazioni – a vario titolo – di traffico illecito di rifiuti, truffa e frode.

L’inchiesta, nel 2013, portò ai domiciliari Vito Digeronimo, ex presidente del Cda di Kalat Ambiente e all’epoca commissario dell’azienda ospedaliera universitaria Policlinico di Catania. Il Tribunale del Riesame, però, aveva annullato l’ordinanza del gip accogliendo il ricorso del difensore, l’avvocato Carmelo Passanisi. Il processo è cominciato lo stesso. E dopo anni oggi Digeronimo – che si è sempre dichiarato innocente – è stato assolto da tutti i capi di imputazione.

Oltre a Digeronimo sono stati assolti: Salvatore Ilardi, Nicolò Vitale, Enzo Demetrio Ruggieri, Vincenzo Ciffo, Filippo Gentile, Salvatore Straquadanio, Alfio Agrifoglio, Adriano Di Francisca, Angelo Agnello, Salvatore Mangiaratti, Giovanni Cassino, Giuseppe Bufalino e Salvatore Albachiara. Assolte, con la stessa formula, anche le società coinvolte: la Aimeri ambiente e l’Agesp.

“Questo è un processo che non doveva neanche nascere – commenta a LiveSicilia il difensore di Vito Digeronimo, l’avvocato Carmelo Passanisi – come aveva già scritto il Tribunale del Riesame. Kalat Ambiente era una fiore all’occhiello della Sicilia per la gestione dei rifiuti. Questa sentenza non dà gioia solo a noi difensori, ma soprattuto agli imputati e alle famiglie. Ricordo che questa vicenda arrivò quando Digeronimo non era più presidente di Kalat Ambiente, ma era stato nominato commissario del Policlinico. Dopo l’indagine Crocetta lo revocò. Quella revoca fu impugnata davanti al Tar da Degironimo che lo reintegrò, ma lui non volle mai riprendere l’incarico”. La giustizia arriva, anche se con lentezza. Le imputazioni nei confronti dell’ex presidente di Kalat arrivano fino al 2011.


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