Omicidio Maglia, la difesa chiede di riaprire il dibattimento - Live Sicilia

Omicidio Maglia, la difesa chiede di riaprire il dibattimento

La prima udienza del processo d'appello.

CATANIA – Diciannove punti. Documenti e testimonianze che secondo la difesa dimostrebbero l’innocenza di Alfio Ambrogio Monforte, condannato all’ergastolo in primo grado per l’omicidio di Alfredo Maglia. L’avvocato Francesco Antille, dopo la lettura della relazione, ha chiesto alla Corte d’Assise d’Appello la riapertura del dibattimento del processo. Il pg Antonio Nicastro non si è opposto all’istanza della difesa, ha respinto solo due punti – come quella dei tabulati telefonici – ritenendole superflue ai fini della decisione. La Corte d’Assise d’Appello di Catania – presieduta dalla giudice Elisabetta Messina, a latere la giudice Sgarlata – ha fissato un’udienza interlocutoria per poter sciogliere la riserva sul tema: il 31 maggio, quindi, si saprà se ci sarà una nuova fase istruttoria.

Alfredo Maglia è stato ucciso il 21 ottobre del 2013 ad Adrano. È stato crivellato nella sua minicar appena è entrato nel suo garage. Un’omicidio di mafia. La vittima era un elemento di spicco del clan Toscano-Tomasello-Mazzaglia. Le indagini faranno comprendere come si fosse innescata una faida interna alla stessa cosca di Biancavilla. Monforte era entrato nel mirino dei familiari e sodali di Maglia, solo grazie a un blitz è stato fermato il gruppo di killer. L’imputato è finito alla sbarra dopo le rivelazioni di alcuni pentiti. Per la difesa però avrebbero in mano le prove che posizionerebbero Monforte fuori dalla scena del crimine.


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