Mafia, boss e gregari della provincia di Palermo: 26 condanne

Palermo, boss e gregari della mafia in provincia: 26 condanne

Erano stati coinvolti in un blitz del 2016

PALERMO – Cade un’aggravante e arrivano degli sconti di pena per i presunti boss e gregari della mafia della provincia di Palermo. Alcuni venivano chiamati “i vattiati” (battezzati), per via della loro carriera criminale. Tra di loro Diego Rinella, fratello di Salvatore, storico capomafia di Trabia, e Francesco Bonomo, genero di Peppino Farinella, capomafia di San Mauro Castelverde.

La mafia in provincia

Furono coinvolti nel 2016 nel blitz dei carabinieri del Gruppo di Monreale e della compagnia di Termini Imerese denominato “Black Cat”. Da San Mauro Castelverde a Trabia, da Termini Imerese a Caccamo passando per decine di piccoli centri: la nuova mafia guardava agli uomini e alle regole del passato.

Il processo è stato deciso ieri sera dalla seconda sezione della Corte di appello. Tornava dalla Cassazione che aveva annullato con rinvio la sentenza sul punto dell’aggravante prevista quando le attività economiche intraprese dagli associati sono finanziate con il prezzo, il prodotto o il profitto di delitti.

Gli imputati e le pene

Venendo meno quest’ultima le pene sono state riviste al ribasso: Michele Modica 10 anni; Antonino Vallelunga 9 anni, 7 mesi e 10 giorni; Diego Rinella 14 anni e 4 mesi; Giuseppe Ingrao 6 anni e 4 mesi; Giuseppe Libreri 11 anni, 2 mesi e 20 giorni; Gandolfo Maria Interbartolo 11 anni, 4 mesi e 20 giorni; Salvatore Palmisano 8 anni e 4 mesi; Vincenzo Medica 6 anni; Antonio Maria Scola 10 anni e 8 mesi; Giacomo Li Destri 6 anni, 5 mesi e 10 giorni; Francesco Bonomo 8 anni e 4 mesi; Stefano Contino 9 anni e 8 mesi; Angelo Schittino 8 anni e 2 mesi; Raimondo Virone 6 anni; Mario D’Amico 6 anni, 2 mesi e 20 giorni; Gaetano Giovanni Muscarella 6 anni, 5 mesi e 10 giorni; Salvatore Sampognaro 6 anni; Diego Guzzino 6 anni; Antonino Fardella 6 anni e 8 mesi; Vincenzo Civiletto 8 anni, 10 mesi e 20 giorni; Massimiliano Restivo 3 anni, 9 mesi e 10 giorni; Filippo Giovanni Colletti 10 anni, Salvatore Abbadessa 8 anni, 4 mesi e 10 giorni; Antonio Giovanni Maranto 11 anni e 11 mesi; Santo Bonomo 6 anni; Salvatore Schittino 5 anni e 4 mesi.

Le parti civili

I grandi assenti del processo sono sempre stati i commercianti vittime del pizzo che non si sono costituiti parte civile. Su 64 persone offese, solo in otto hanno deciso di partecipare al processo con l’assistenza degli avvocati Alessia Alessi, Salvatore Caradonna, Cinzia Di Vita, Carmelo Franco e Luigi Montagliani.

I Comuni, invece, ci erano costituiti con l’assistenza degli avvocati Ettore Barcellona e Francesco Cutraro. Ecco l’elenco: Alimena, Aliminusa, Caccamo, Casteldaccia, Caltavuturo, Campofelice di Roccella, Castellana Sicula, Cefalù, Cerda, Collesano, Gangi, Geraci Siculo, Gratteri, Isnello, Lascari, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, San Mauro Castelverde, Scillato, Sclafani Bagni, Termini Imerese, Trabia. Parti civili anche il Centro Pio La Torre, il Comitato Addiopizzo, Sos Impresa e Confersercenti.


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