Continuano le morti sospette dei manager russi. Alexander Subbotin, ex top manager di Lukoil, azienda del settore dell’oil che ha preso le distanze dall’invasione dell’Ucraina, è morto durante un trattamento da uno sciamano con veleno di rospo per riprendersi dai postumi di una sbornia. Questo è quanto riporta il Moscow Times, spiegando che l’ex manager era membro del consiglio di amministrazione di Ooo Trading House Lukoil.
Subbotin sarebbe morto lo scorso weekend sottoponendosi, con la moglie, ad un trattamento – cui faceva regolarmente ricorso – che prevedeva delle ferite, provocate da tagli, in cui iniettare veleno di rospo per rafforzare il sistema immunitario.
Dopo che si era sentito male lo sciamano e la moglie non hanno voluto chiamare i soccorsi – riportano i media – decidendo di ricorrere ad un sedativo a base di erbe naturali.
Quella di Subbotin è solo l’ultima morte misteriosa. Dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, infatti, diversi oligarchi russi sono morti in strane circostanze. Alla fine di febbraio, vicino a San Pietroburgo, nel villaggio d’élite di Leninskoye, il 61enne Alexander Tyulyakov, vicedirettore generale del Gazprom Unified Settlement Center per la sicurezza aziendale, è stato trovato morto.