Via Castromarino: l'abbattimento e la "talpa" FOTO - Live Sicilia

Via Castromarino: l’abbattimento e la “talpa” FOTO

Per mettere in sicurezza il cantiere della metropolitana serve abbattere definitivamente il palazzo già parzialmente crollato nel 2020

CATANIA – I vertici di Fce lo stanno ripetendo quasi fosse un mantra: “Si tratta di attività per la messa in sicurezza, non di scavo”. Non per ora, almeno. Ecco la finalità dei lavori di abbattimento del palazzo di via Castromarino parzialmente crollato nel gennaio 2020 in concomitanza coi tremori prodotti dalla talpa che scavava il tunnel per il passaggio della metropolitana. I mezzi hanno già frantumato buona parte dello storico edificio posto all’angolo con via Lago di Nicito.

Uno spettacolo affascinante quanto terribile per i non pochi curiosi che, da giorni, non perdono l’occasione per osservare gli ultimi istanti di vita di un pezzo dell’arredo cittadino. Uno spettacolo melanconico, invece, per chi sta vedendo i propri ricordi letteralmente in frantumi.

I lavori

I lavori di messa in sicurezza dovrebbero essere completati nel mese di settembre. Salvo imprevisti, da ottobre dovrebbe ripartire la talpa della Cmc di Ravenna che scaverà fino alla stazione Stesicoro, attraversando una delle aree più antiche di Catania. “Speriamo che non debbano accadere altri eventi simili”. Fa gli scongiuri Giuseppe Lipera, avvocato che da due anni sta seguendo gli interessi di una larga parte delle famiglie sfollate. 

Gli abitanti del Palazzo di via Castromarino hanno giù raggiunto un accordo con la Cmc, che si è concretizzato con la vendita delle abitazioni irreparabilmente danneggiate. Fuori da qualsiasi accordo restano ancora alcuni nuclei familiari dei due palazzi attigui. Benché non abbiano subito direttamente il crollo, hanno subito danni ugualmente importanti. Tanto da non poter più rientrare, da allora, nelle proprie case. 

Polemiche e futuro

Dalla pagina social di Centro Storico Pedonale – Catania, arriva un chiaro monito circa il destino dell’area che, a breve, rimarrà priva dell’antico palazzo prossimo all’abbattimento. Eccolo: “Il volto della storica via [Plebiscito] sfigurato: a nostro avviso l’edificio dovrà essere ricostruito così com’era, niente porcherie, altrimenti scatteranno le denunce”.

I lavori di questi giorni in via Castromarino sono propedeutici al completamento della tratta Palestro-Stesicoro. L’intera metropolitana, che dovrà raggiungere l’aeroporto di Vincenzo Bellini e proseguire verso Paternò, sarà ultimata nel 2026. Nel 2023, invece, dovrebbe essere consegnata la stazione che servirà gli utenti dell’ospedale Garibaldi-Nesima. Dopo lo stop dettato dalla pandemia, torna a crescere il numero dei viaggiatori del tubo catanese. Un’impennata – spiega Salvo Fiore, dg di Fce – favorita dall’abbonamento integrato bus-metro-parcheggi fornito in tandem con Amts, Catania Tu-Go.  


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